La Lombardia vara la sua prima Legge per il Clima: misure, obiettivi e impatti per imprese e comunità
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La Lombardia vara la sua prima Legge per il Clima: misure, obiettivi e impatti per imprese e comunità
La Lombardia compie un passo storico introducendo la sua prima Legge per il Clima, un provvedimento organico che definisce obiettivi, strumenti e governance per accompagnare il territorio nel percorso verso la neutralità carbonica entro il 2050. Una cornice politico-normativa che anticipa le scelte nazionali e si ispira alla normativa europea sul clima, con l’obiettivo di ridurre le emissioni, potenziare l’adattamento ai cambiamenti climatici e rafforzare la resilienza urbana e produttiva.
Il testo nasce dal riconoscimento dell’impatto sempre più intenso degli eventi estremi, dalla necessità di sostenere le comunità locali e dall’impegno a integrare le politiche climatiche nelle strategie economiche e sociali regionali. È un impianto legislativo che guarda al futuro senza dimenticare che la transizione ecologica passa anche dalla capacità delle imprese lombarde – in gran parte micro e piccole – di innovare, investire, adottare tecnologie sostenibili e partecipare a filiere più efficienti.
Mitigazione e adattamento: i due pilastri della transizione
Il cuore della Legge per il Clima ruota attorno a due assi principali: mitigazione e adattamento.
La mitigazione riguarda le azioni volte a ridurre le emissioni climalteranti attraverso interventi su edifici, energia, trasporti, economia circolare e gestione del territorio. L’adattamento, invece, ha l’obiettivo di rendere i sistemi urbani, ambientali e produttivi più resilienti agli impatti climatici, affrontando rischi come il dissesto idrogeologico, le ondate di calore e la gestione della risorsa idrica.
Per rendere queste politiche effettive, la Regione elaborerà una Strategia integrata di adattamento ai cambiamenti climatici, uno strumento che individuerà i settori prioritari, definirà le azioni concrete e monitorerà la loro attuazione, garantendo coerenza e continuità nel tempo.
Edilizia, energia e territorio: le novità operative
Tra le misure di maggiore rilievo, la legge interviene sull’edilizia, settore che contribuisce in maniera significativa alle emissioni. Vengono rafforzati gli obblighi di installazione di impianti da fonti rinnovabili negli edifici nuovi o oggetto di ristrutturazioni rilevanti; si promuove l’uso di materiali sostenibili e finiture ad alta riflettanza solare; si incentiva la diffusione dei tetti verdi, utili sia per ridurre il carico idrico sia per migliorare l’isolamento termico e il microclima urbano.
Sul fronte energetico, la Lombardia sostiene la produzione da fonti rinnovabili – incluse biomasse e biocarburanti – e promuove soluzioni innovative come l’idrogeno a basse emissioni e la ricerca in ambito nucleare di nuova generazione. Un capitolo importante è dedicato anche alla capacità dei sistemi naturali di assorbire carbonio, con interventi di riforestazione, riqualificazione ambientale e gestione forestale attiva.
Il provvedimento affronta inoltre i temi dell’economia circolare, della minimizzazione del consumo di suolo, della rigenerazione urbana e della valorizzazione delle aree verdi, con particolare attenzione alla resilienza degli ecosistemi e alla tutela del patrimonio naturale.
Governance e ruolo dei territori
Per assicurare una governance efficace, la legge istituisce il Comitato Regionale per il Clima, un organismo tecnico-consultivo incaricato di analizzare gli impatti climatici, proporre misure, supportare la definizione della programmazione regionale e contribuire alla costruzione di criteri premiali nei bandi dedicati.
Accanto al Comitato, vengono riconosciuti i Patti Territoriali di Sostenibilità, strumenti che puntano a valorizzare iniziative locali virtuose e a promuovere una transizione radicata nella dimensione territoriale.
Un ruolo centrale è attribuito alla formazione e alla diffusione delle competenze: scuole, università, pubbliche amministrazioni e imprese saranno coinvolte in programmi di aggiornamento, ricerca, trasferimento tecnologico e innovazione, elementi fondamentali per la trasformazione dei processi produttivi e l’evoluzione delle filiere.
Il contributo di Confartigianato Lombardia
Confartigianato Lombardia ha partecipato attivamente alle consultazioni per la redazione della legge, presentando proposte ed emendamenti e valorizzando il ruolo strategico delle micro e piccole imprese nella messa a terra delle misure di mitigazione e adattamento.
Un contributo significativo, che conferma come la transizione ecologica non possa prescindere dalla forza dell’artigianato e delle PMI: una rete capillare, radicata nei territori, capace di innovare senza rinunciare ai saperi che da sempre caratterizzano l’identità produttiva lombarda.













