DDL 1619 Acconciatori ed Estetisti: la proposta di riforma sostenuta da Confartigianato
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DDL 1619 Acconciatori ed Estetisti
La proposta di riforma sostenuta da Confartigianato
Con oltre 137.000 imprese attive in Italia, di cui più dell’80% rappresentate da microimprese a conduzione femminile, il comparto del benessere è un pilastro dell’economia artigiana e un presidio occupazionale fondamentale per donne e giovani. Una realtà dinamica e vitale, che però continua a convivere con un quadro normativo risalente agli anni ’90, ormai inadeguato rispetto alle esigenze del mercato e alla necessità di contrastare l’abusivismo.
Il Disegno di Legge AS 1619, presentato in Senato, propone un aggiornamento delle leggi 1/1990 e 174/2005 introducendo misure che potrebbero rappresentare un punto di svolta per il settore.
Le proposte per estetisti e operatori del benessere
Il DDL introduce alcune novità che, se approvate, cambierebbero il quadro normativo attuale:
- Nuove figure professionali: riconoscimento normativo di onicotecnico, truccatore e tecnico dei trattamenti per ciglia e sopracciglia, con percorsi formativi minimi di 600 ore e un esame teorico-pratico di abilitazione.
- Specializzazione in estetica oncologica (SEO): possibilità per estetiste abilitate con almeno tre anni di esperienza di accedere a corsi dedicati per offrire supporto estetico a persone in trattamento oncologico.
- Maggiore chiarezza tra qualifica e abilitazione: distinzione netta tra i due concetti, prevedendo l’esame di abilitazione come requisito imprescindibile per diventare responsabile tecnico.
- Aggiornamento formativo obbligatorio: programmi uniformi sul territorio nazionale, con nuove materie come cosmetologia, dermatologia, psicologia ed etica professionale.
- Vendita di prodotti cosmetici: esonero da ulteriori adempimenti amministrativi per le imprese artigiane che vendono cosmetici o integratori collegati all’attività principale.
Le novità per gli acconciatori
Per i saloni di acconciatura il DDL prevede:
- Regolamentazione dell’affitto di poltrona: già diffuso nella prassi, verrebbe disciplinato con limiti proporzionali al numero di addetti e possibilità di concessione anche ad altri professionisti qualificati del benessere.
- Responsabile tecnico temporaneo: in caso di assenza del titolare per motivi di salute, possibilità di nominare un sostituto con esperienza e qualifica per un periodo massimo di 90 giorni.
- Corsi di aggiornamento professionale: le Regioni, in accordo con le associazioni di categoria, dovrebbero predisporre programmi formativi e requisiti per i docenti, con l’obiettivo di garantire percorsi uniformi su tutto il territorio.
Lotta all’abusivismo: sanzioni più severe
Un capitolo centrale del DDL riguarda il contrasto al lavoro irregolare. La proposta introduce un sistema sanzionatorio più incisivo:
- multe da 5.000 a 50.000 euro per chi esercita senza requisiti o senza SCIA;
- sospensione dell’attività da uno a due anni nei casi più gravi;
- confisca delle attrezzature e dei locali in caso di esercizio abusivo.
La posizione di Confartigianato
Confartigianato Acconciatori ed Estetisti sostiene con convinzione il DDL 1619, sottolineando che il testo nasce dal confronto con le categorie e raccoglie le istanze emerse nei Consigli nazionali e sui territori. Per l’Associazione il provvedimento può rappresentare un passaggio ormai imprescindibile per dotare il settore di regole più moderne, strumenti di flessibilità organizzativa, il riconoscimento delle competenze maturate sul campo e la garanzia di servizi sicuri e qualificati ai clienti.


