Centri di revisione: il nuovo Decreto MIT introduce regole più semplici e formazione mirata per gli ispettori
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Centri di revisione: il nuovo Decreto MIT introduce regole più semplici e formazione mirata per gli ispettori
Il settore delle revisioni compie un passo decisivo verso una maggiore efficienza. Con il Decreto del 28 novembre 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti introduce modifiche rilevanti alla disciplina degli ispettori dei centri di controllo, aggiornando la normativa vigente e recependo integralmente le richieste avanzate dalla categoria durante il confronto istituzionale.
Si tratta di un intervento atteso, che alleggerisce gli adempimenti e rende più efficace il percorso formativo delle figure professionali impegnate nelle revisioni dei veicoli.
Formazione più aderente all’attività e meno onerosa per le imprese
La novità più significativa riguarda la
riduzione delle ore di formazione obbligatoria di aggiornamento, che passano da 30 a
20 ore ogni tre anni, con un programma completamente rivisto.
I nuovi contenuti formativi sono stati ridisegnati per riflettere in modo più realistico le competenze richieste agli ispettori, con particolare attenzione agli aspetti operativi e alle casistiche concrete che si presentano nei centri di revisione.
Il percorso prevede moduli dedicati a:
- aggiornamenti tecnici e normativi;
- ruolo e responsabilità dell’ispettore;
- valutazione delle carenze e compilazione della reportistica;
- ispezioni visive sui veicoli;
- veicoli speciali e macchine agricole;
- metrologia e attrezzature per le prove.
Sono inoltre previsti moduli obbligatori in presenza, con l’obiettivo di consolidare le competenze pratiche e rafforzare l’uniformità delle valutazioni.
Esami più accessibili: più errori consentiti e tempistiche riviste
Il Decreto introduce anche importanti semplificazioni per l’accesso alla professione.
Tra le principali modifiche:
- aumento del numero di errori consentiti nei quiz di ammissione, che passano da quattro a sei, rendendo la prova più equilibrata e vicina alla realtà delle competenze professionali;
- ampliamento dei termini dedicati alla presentazione e alla valutazione del diario delle revisioni, per garantire procedure più ordinate e tempi più gestibili per candidati e commissioni esaminatrici;
- possibilità di sostenere la prova pratica entro diciotto mesi dal superamento di quella scritta, con obbligo di ripetere la prova teorica solo in caso di mancata effettuazione o mancato superamento entro il periodo stabilito.
Queste semplificazioni rendono il percorso di accesso alla professione più chiaro, più funzionale e meno penalizzante, favorendo l’ingresso di nuove figure e rispondendo all’esigenza delle imprese di reperire personale qualificato.
Un risultato atteso dal comparto delle revisioni
Il Decreto rappresenta un passaggio di grande rilievo per i centri di revisione, risultato di un dialogo costante tra rappresentanze di categoria e istituzioni.
Le nuove disposizioni consentiranno:
- un aggiornamento professionale più aderente alle reali necessità del settore;
- una semplificazione degli adempimenti con ricadute positive sull’organizzazione delle imprese;
- un rafforzamento delle competenze tecniche indispensabili per garantire controlli puntuali, uniformi e in linea con gli standard europei.
L’entrata in vigore dal 1° gennaio 2026 segna l’inizio di una fase nuova per gli operatori, che potranno contare su un quadro normativo più snello, più coerente e maggiormente orientato alla qualità delle revisioni.













