Nuova impresa nei piccoli comuni e frazioni lombarde: al via il bando da 5,5 milioni di euro
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Nuova impresa nei piccoli comuni e frazioni lombarde: al via il bando da 5,5 milioni di euro
Regione Lombardia ha ufficialmente approvato il bando “Nuova Impresa – Piccoli Comuni e Frazioni”, una misura pensata per contrastare lo spopolamento e la desertificazione commerciale dei territori più fragili. L’obiettivo è sostenere l’apertura di nuove attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità nei piccoli comuni fino a 3.000 abitanti e nelle frazioni di tutti i comuni lombardi.
Chi può partecipare
Il bando è rivolto a:
- nuove imprese, con sede legale e operativa, attive dal 1° gennaio 2025;
- imprese già esistenti che abbiano aperto una nuova unità locale nello stesso periodo.
Condizione fondamentale: l’attività deve insediarsi in un comune o frazione priva da almeno sei mesi di un punto vendita di alimentari e beni di prima necessità.
Sono ammissibili le imprese che esercitano attività prevalente nei seguenti settori:
- 47.11 / 47.11.0 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di prodotti alimentari, bevande o tabacchi.
- 47.11.01 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di prodotti alimentari surgelati.
- 47.11.02 – Commercio al dettaglio non specializzato con prevalenza di altri prodotti alimentari, bevande o tabacchi.
- 47.21 / 47.21.0 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura.
- 47.21.01 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura fresca.
- 47.21.02 – Commercio al dettaglio di frutta e verdura secca e conservata.
- 47.22 / 47.22.0 / 47.22.00 – Commercio al dettaglio di carne e prodotti a base di carne.
- 47.23 / 47.23.0 / 47.23.00 – Commercio al dettaglio di pesce, crostacei e molluschi.
- 47.24 / 47.24.1 / 47.24.10 / 47.24.2 / 47.24.20 – Commercio al dettaglio di pane, pasticceria e dolciumi.
- 47.27 / 47.27.1 / 47.27.10 / 47.27.9 / 47.27.90 – Commercio al dettaglio di latte, prodotti lattiero-caseari e altri prodotti alimentari n.c.a.
Restano escluse dal contributo le imprese che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo lecito o che esercitano attività diverse dal commercio di prodotti alimentari e di prima necessità.
Contributi e spese ammissibili
La dotazione finanziaria complessiva è di
5,56 milioni di euro.
Il contributo previsto è a
fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e con un tetto massimo di
40.000 euro per impresa.
Gli investimenti dovranno avere un importo minimo di 3.000 euro e potranno riguardare:
- acquisto di macchinari, attrezzature, arredi e hardware;
- ristrutturazioni e impianti di sicurezza;
- software gestionale, licenze e certificazioni di qualità;
- spese notarili e consulenze per l’avvio d’impresa;
- canoni di locazione, comunicazione e marketing (entro il limite del 20% del progetto).
Sono ammesse solo spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
Modalità di presentazione
Le domande vanno inoltrate esclusivamente tramite la piattaforma regionale “Bandi e Servizi”, dalle ore 10:00 del 16 settembre 2025 fino alle ore 16:00 del 13 novembre 2025, salvo esaurimento anticipato dei fondi.
La procedura è a sportello, quindi l’assegnazione dei contributi avverrà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, fino a esaurimento risorse. Leggi il bando.
Perché partecipare
Il bando rappresenta un’opportunità concreta per chi intende avviare un’attività imprenditoriale con un forte valore sociale e territoriale. Aprire un negozio di prossimità in un piccolo comune o in una frazione significa non solo creare occupazione, ma anche garantire presidi fondamentali contro l’isolamento e lo spopolamento.
Contributi fino a 40.000 euro a fondo perduto possono fare la differenza per chi sceglie di investire in un progetto di utilità collettiva, rafforzando al tempo stesso la propria sostenibilità economica. Per ulteriori informazioni e accompagnamento alla presentazione della domanda si prega di compilare la scheda di contatto online.

