Cucina Italiana verso l’UNESCO: il valore dell’artigianato che racconta l’identità del Paese
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Cucina Italiana verso l’UNESCO: il valore dell’artigianato che racconta l’identità del Paese
La candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO compie un passo decisivo. L’UNESCO ha espresso parere positivo sul dossier presentato dal Governo italiano nel marzo 2023, aprendo la strada alla valutazione finale del Comitato intergovernativo, che si riunirà a New Delhi dall’8 al 13 dicembre per deliberare le nuove iscrizioni nella prestigiosa lista.
Un passaggio che non riguarda soltanto l’identità culturale del nostro Paese, ma coinvolge da vicino anche il mondo dell’artigianato, della trasformazione alimentare e delle produzioni tipiche locali.
Perché il riconoscimento UNESCO è anche un’opportunità per le imprese artigiane
Le
imprese artigiane italiane rappresentano una componente decisiva di questo percorso: sono loro a tradurre ogni giorno la tradizione gastronomica in prodotti e lavorazioni riconoscibili nel mondo.
L’eventuale riconoscimento dell’UNESCO offrirebbe un valore aggiunto a questo
saper fare, trasformandolo in un
brand culturale globale, capace di rafforzare la percezione di qualità, autenticità, legame con la tradizione e valorizzazione del Made in Italy.
Per il territorio pavese — ricco di prodotti simbolo come riso, salumi, vini, formaggi e una lunga tradizione di pasticceria e cucina tipica — questo scenario potrebbe aprire nuove occasioni di promozione, attrattività e riconoscimento internazionale.
Il ruolo delle associazioni e dei territori
Confartigianato Alimentazione, anche per il tramite delle federazioni regionali e delle associazioni territoriali, sostiene la candidatura focalizzando l’attenzione sulle iniziative che valorizzino la cultura gastronomica italiana nei diversi territori.
Un impegno che chiama in causa anche le realtà pavesi: far conoscere la ricchezza della nostra tradizione culinaria — dalle imprese agricole alle trasformazioni artigianali, fino alla ristorazione tipica — significa contribuire a una narrazione nazionale che unisce storia, territorio e lavoro quotidiano degli imprenditori.
Un patrimonio che nasce dalla tradizione e guarda al futuro
La cucina italiana è un mosaico fatto di comunità, tecniche tramandate, ritualità domestiche, prodotti locali e creatività artigiana. Proprio questa combinazione, unica nel suo genere, costituisce la forza del dossier italiano e la ragione per cui la cucina del nostro Paese è considerata candidata ideale per entrare a far parte dei patrimoni immateriali da tutelare.
Se la candidatura sarà accolta, il riconoscimento non sarà un punto d’arrivo, ma un punto di partenza: un incentivo a tutelare ancora di più il valore delle produzioni locali, sostenendo imprese, territori e filiere che rappresentano un pezzo vivo dell’identità italiana.














