Rapporto economico 2024: Pavia cambia volto tra nuove imprese, investimenti e trasformazioni settoriali
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Rapporto economico 2024: Pavia cambia volto tra nuove imprese, investimenti e trasformazioni settoriali
Il Rapporto Economico Provinciale 2024 della Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia registra un cambio di passo della nostra provincia, che cresce nei servizi e nell’edilizia e trova nuova linfa nell’iniziativa dei giovani e nella vitalità dell’imprenditoria straniera. Ma dietro questa nuova energia si evidenziano anche altre dinamiche: quelle di settori tradizionali che faticano a tenere il ritmo a causa delle oscillazioni del mercato.
Tra slanci e fragilità, la sfida è chiara: trasformare questa fase di transizione in un’opportunità concreta. Innovazione, formazione e competitività saranno le chiavi per accompagnare Pavia e il suo territorio verso un nuovo equilibrio economico, più solido e più capace di sostenere il futuro.
Il valore aggiunto dei servizi e le difficoltà dell’agricoltura
Nel 2023 la provincia genera 14.947 milioni di euro di valore aggiunto, pari al 3,5% del totale regionale. I servizi rappresentano il 68,1%, seguiti dall’industria (23,3%), dalle costruzioni (6,6%) e dall’agricoltura (2%). La crescita è significativa per edilizia (+32,2%), industria (+14,1%) e servizi (+13,6%), mentre l’agricoltura registra un –8,4%. Il valore aggiunto pro capite, 27.807 euro, colloca Pavia nella parte bassa della classifica lombarda.
Tessuto imprenditoriale: stabilità apparente, meno imprese rispetto al 2019
Il territorio conta 39.723 imprese attive a fine 2024, un dato stabile rispetto al 2023. Nel confronto con il 2019 emerge però una contrazione del 3,8%, pari a circa 1.500 imprese in meno. Prevalgono nettamente le imprese individuali (62%), elemento che conferma la forte dimensione micro del sistema produttivo locale.
Commercio, costruzioni e agricoltura: la struttura dei settori
Il commercio resta il comparto più rappresentato (21,7% delle imprese), seguito dalle costruzioni (19%) e dall’agricoltura (13,6%). Il manifatturiero si attesta intorno al 10%, mentre pubblici esercizi e servizi alla persona completano un mosaico imprenditoriale diffuso ma frammentato, che rispecchia la storica vocazione economica del territorio.
Dinamiche settoriali: professioni e finanza crescono, industria e commercio arretrano
L’anno mostra un andamento eterogeneo: avanzano le attività professionali, scientifiche e tecniche (+4,4%), i servizi alle imprese (+2,4%) e le attività finanziarie (+3,5%). In calo agricoltura (–2,5%), manifatturiero (–1,7%) e commercio (–0,9%), segnando le difficoltà dei settori più tradizionali, chiamati a rinnovarsi in un contesto competitivo in rapido cambiamento.
Mercato del lavoro: i servizi assorbono oltre metà degli occupati
I servizi raccolgono oltre il 53% degli occupati, seguiti dal manifatturiero (22,5%), dal commercio (14,4%) e dalle costruzioni (6,1%). La media degli addetti per impresa è di circa 3 unità, un dato che conferma la struttura micro del territorio.
L’artigianato pavese: un pilastro discreto ma decisivo
Dentro la fotografia economica del territorio emerge con chiarezza il ruolo dell’artigianato, un settore che continua a rappresentare una parte essenziale dell’identità produttiva locale. A fine 2024 in provincia di Pavia si contano 13.056 imprese artigiane, un numero che testimonia la solidità di questo comparto nonostante un lieve calo annuale (–0,3%).
La struttura resta tipicamente “micro”: l’82% delle imprese artigiane è individuale, un dato che parla di laboratori, botteghe e attività dove la dimensione familiare e la gestione diretta continuano a essere la norma. Anche la distribuzione settoriale conferma la vocazione storica del territorio: quasi la metà delle imprese artigiane opera nelle costruzioni (45,8%), seguite dal manifatturiero (18,9%) e dai servizi alla persona (13,9%).
Sul fronte occupazionale, le costruzioni raccolgono la quota maggiore degli addetti (37,4%), seguite dalle attività manifatturiere (27,2%). È un artigianato che sembra procedere per piccoli passi, adattandosi alle trasformazioni del mercato senza perdere la sua funzione di presidio economico e sociale, soprattutto nei comuni più piccoli del territorio.
Giovani e imprenditori stranieri: due motori della nuova vitalità economica
Tra i segnali più dinamici del 2024 si distinguono le imprese giovanili e quelle guidate da imprenditori stranieri, che insieme contribuiscono a rinnovare il tessuto economico pavese. Le attività under 35 raggiungono quota 3.293, con un incremento dell’1,2%, e mostrano una predilezione per il commercio (23%) e le costruzioni (17,8%), senza trascurare agricoltura e servizi alla persona. Parallelamente crescono in modo significativo anche le imprese straniere, che toccano le 5.616 unità, pari al 14,1% del totale provinciale. Aumentano del 5,3% e si concentrano in particolare nelle costruzioni, dove rappresentano oltre il 40% del comparto, svolgendo un ruolo ormai decisivo nel garantire continuità e manodopera qualificata in settori chiave del territorio.
Riferimenti bibliografici
Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia, Rapporto Economico Provinciale – Anno 2024.













