Mercato del lavoro pavese: segnali di stabilità e nuove dinamiche
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Mercato del lavoro pavese: segnali di stabilità e nuove dinamiche
Il mercato del lavoro della provincia di Pavia continua a muoversi in un equilibrio delicato, sostenuto da una domanda costante ma non più vivace come nei mesi precedenti. È quanto emerge dal Bollettino del Lavoro – Edizione Novembre 2025, redatto a cura del Settore Servizi per l’Impiego della Provincia di Pavia, che analizza l’andamento degli avviamenti registrati nel mese di luglio e offre una fotografia utile a comprendere le traiettorie occupazionali del territorio.
Un saldo ancora positivo, ma meno brillante
Il rapporto tra assunzioni e cessazioni mostra un mercato che continua a generare occupazione, seppur con un’intensità più moderata rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli avviamenti (5.252) superano ancora le cessazioni (4.967), mantenendo il saldo in territorio positivo, ma con un risultato (+285) sensibilmente inferiore a quello registrato un anno prima (+500). Non si tratta di un segnale allarmante, ma di una fisiologica decelerazione dopo mesi di dinamica più sostenuta. Il tessuto produttivo pavese sembra dunque procedere con un passo più cauto, in linea con il quadro macroeconomico nazionale.
Contratti: la flessibilità resta la porta d’ingresso
L’analisi delle forme contrattuali conferma una preferenza marcata per soluzioni flessibili. Il tempo determinato continua a rappresentare la quota più rilevante degli avviamenti, sfiorando la metà dei contratti del mese (2.565 attivazioni, pari al 48,8%). Anche la somministrazione mantiene un peso significativo (980 contratti), mentre il tempo indeterminato si attesta su livelli stabili (972 nuove attivazioni). A questi si aggiungono il lavoro intermittente (303 rapporti), il lavoro domestico (186) e l’apprendistato (142). Quando le imprese assumono, lo fanno soprattutto con contratti a tempo pieno, che rappresentano oltre i due terzi dei rapporti attivati (65,5%), segno di fabbisogni organizzativi che richiedono continuità e presenza costante.
Terziario protagonista, industria solida, costruzioni ancora in tensione
La distribuzione degli avviamenti conferma un forte sbilanciamento verso il terziario, che concentra oltre due terzi delle nuove assunzioni (3.685 avviamenti, pari al 70,2%). Commercio, ristorazione, servizi alla persona e attività connesse restano infatti il baricentro dell’occupazione provinciale. L’industria, pur più contenuta nei volumi, mantiene una domanda costante (873 avviamenti), soprattutto nelle attività manifatturiere e tecniche. Anche il settore delle costruzioni registra un mese dinamico (531 assunzioni), sostenuto sia dai cantieri in corso sia dagli interventi di manutenzione. Più marginale, come di consueto, il contributo dell’agricoltura (163 avviamenti), fortemente legato a esigenze stagionali.
Le figure più richieste: tra qualifiche tecniche e profili operativi
Le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi restano le più richieste, con numeri che continuano a essere molto elevati rispetto al totale provinciale. Seguono le figure della ristorazione, trainate da un settore che prosegue nella sua espansione, e quelle amministrative e contabili, indispensabili per la gestione interna delle imprese. Sul fronte tecnico spiccano gli operai specializzati dell’edilizia e della manutenzione, che contano oltre un migliaio di avviamenti considerando tutte le qualifiche correlate. Interessante anche l’aumento della domanda nel comparto sanitario, dove le professioni tecniche della salute e della vita rappresentano una quota rilevante delle assunzioni del mese.
Stabilizzazioni: chi ottiene il tempo indeterminato
Il tempo indeterminato coinvolge soprattutto profili del commercio e dei servizi, oltre a figure amministrative e tecniche. Le imprese tendono a stabilizzare i lavoratori considerati strategici, scegliendo la continuità nelle competenze ritenute essenziali. Non mancano stabilizzazioni in edilizia e metalmeccanica, due comparti che continuano a cercare professionalità difficili da reperire o formare rapidamente.
Inclusione e politiche attive: il Job Day dedicato alle categorie protette
Oltre ai dati, il Bollettino richiama una nuova iniziativa dedicata all’inclusione lavorativa: il Job Day del 26 novembre 2025, organizzato a Voghera e rivolto alle categorie protette (L. 68/99). Un’occasione che mira a mettere in contatto imprese e candidati in un momento storico in cui il tema dell’accesso al lavoro e della valorizzazione delle competenze delle persone con disabilità assume un ruolo sempre più centrale.













