Decreto Controlli Antincendio: proroga al 25 settembre 2026 per la qualifica dei manutentori
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Decreto Controlli Antincendio: proroga al 25 settembre 2026 per la qualifica dei manutentori
Con il Decreto del 15 luglio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 agosto, il Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero del Lavoro ha disposto una proroga per l’entrata in vigore del Decreto Controlli Antincendio 2021. La nuova scadenza è stata fissata al 25 settembre 2026, rinviando di un anno l’obbligo di qualificazione dei tecnici manutentori antincendio.
Cosa prevede il Decreto Controlli Antincendio
Il DM 1° settembre 2021, noto come Decreto Controlli, stabilisce i criteri generali per il controllo e la manutenzione di:
- impianti antincendio,
- attrezzature e sistemi di sicurezza,
- presidi destinati alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro.
La normativa, emanata in attuazione dell’art. 46 del D.Lgs. 81/2008, ha introdotto un nuovo sistema di qualificazione per i tecnici manutentori antincendio, prevedendo percorsi formativi, esami e l’iscrizione in appositi elenchi ministeriali.
I motivi della proroga
La decisione di spostare la scadenza al 2026 nasce da ragioni molto pratiche. Prima di tutto, non tutte le sedi d’esame sono già operative in modo uniforme sul territorio. Inoltre, la piattaforma informatica dedicata alla gestione delle qualifiche deve essere completata. A questo si aggiunge la necessità di dare più tempo alla formazione dei tecnici e alle commissioni che devono valutarne i requisiti. In poche parole: la proroga serve a garantire a tutti i manutentori le stesse opportunità per mettersi in regola senza corse contro il tempo.
Nuova scadenza e Nulla Osta Transitorio
Con la proroga, la nuova data da segnare in agenda è il 25 settembre 2026. Fino a quel momento i tecnici manutentori potranno continuare a svolgere le proprie attività secondo le modalità attuali. Solo da quella data diventerà obbligatorio anche il NOT – Nulla Osta Transitorio, il documento che consentirà di operare in attesa del completamento della qualifica. Una scelta che, pur rinviando di un anno l’entrata in vigore del decreto, permette alle imprese di organizzarsi meglio e ai professionisti del settore di affrontare il percorso di qualificazione con più serenità e senza disagi operativi.

