Filiera auto 2025: artigianato, competenze digitali e green al centro della trasformazione
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Filiera auto 2025: artigianato, competenze digitali e green al centro della trasformazione
La filiera auto italiana nel 2025 si conferma un settore strategico per l’economia nazionale, capace di coniugare radici artigiane e nuove sfide legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Secondo l’ultimo report dell’Osservatorio MPI Confartigianato Emilia-Romagna, realizzato con la collaborazione dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, il comparto conta 174.409 imprese registrate. L’artigianato è un pilastro fondamentale con oltre 71.600 imprese (41,1% del totale), concentrate soprattutto nella manutenzione e riparazione di veicoli, dove la quota artigiana raggiunge il 75%. Una fotografia che mette in luce la centralità delle PMI, chiamate oggi a misurarsi con sfide decisive: acquisizione di competenze digitali e green, transizione ecologica, attrattività per i giovani e resilienza in un contesto produttivo globale in forte trasformazione.
Il peso dell’artigianato nella filiera auto
L’artigianato continua a rappresentare un pilastro fondamentale: sono 71.642 le imprese artigiane, pari al 41,1% del totale. La concentrazione più elevata è nella manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli, dove la quota artigiana raggiunge il 75%. Un dato che conferma il ruolo delle micro e piccole imprese (MPI) come spina dorsale del settore, con il 70% degli addetti occupati in realtà sotto i 50 dipendenti.

Dinamiche occupazionali e tendenze di lungo periodo
Gli addetti complessivi della filiera ammontano a oltre 558mila, e la dinamica occupazionale evidenzia come l’autoriparazione sia il comparto più vitale. Tra il 2012 e il 2023 gli occupati nelle attività di manutenzione sono cresciuti del 5,7%, pari a oltre 11mila addetti in più. Un segnale chiaro di resilienza in un contesto in cui la produzione di autoveicoli in Italia ha invece segnato una flessione del 17,3% nei primi sei mesi del 2025, la peggiore tra i grandi paesi europei.

Competenze digitali e green: la nuova frontiera
L’innovazione tecnologica ridisegna i profili professionali richiesti dalle imprese. Nel 2024 sono state ricercate 39mila figure tra meccanici e riparatori di automobili: al 52,9% di esse è stato richiesto di saper applicare tecnologie digitali, mentre al 72,6% la capacità di gestire prodotti e tecnologie green.
In particolare, il 17,9% delle nuove entrate ha dovuto dimostrare competenze elevate in ambiti come intelligenza artificiale, cloud computing, IoT industriale, big data, realtà aumentata e blockchain. Sul fronte ambientale, il 24,6% delle richieste ha riguardato green skill, con punte oltre il 35% in regioni come Sicilia, Puglia e Basilicata.

Prezzi e fatturato tra crescita e incertezze
Il comparto dell’autoriparazione si muove in uno scenario economico ancora fragile. Dopo la forte spinta inflattiva del 2022-2023, nel 2025 i prezzi per la manutenzione dei veicoli sono cresciuti in Italia del 2,8%, meno della media UE e con valori più contenuti rispetto a Germania, Spagna e Francia. Tuttavia, il fatturato in volume registra una contrazione del -3,6% nel secondo trimestre, segno delle difficoltà di spesa delle famiglie.


