Pavia valorizza la Via Francigena con un mosaico diffuso di “mattonelle” artistiche
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Pavia valorizza la Via Francigena con un mosaico diffuso di “mattonelle” artistiche
Pavia torna a raccontarsi come crocevia d’Europa, e lo fa con un’iniziativa semplice ma potente nella sua capacità evocativa: un mosaico urbano fatto di “mattonelle” in ceramica, installate lungo il tratto cittadino della storica Via Francigena, per guidare il passo dei viandanti e al tempo stesso accendere una nuova luce sul patrimonio culturale e spirituale della città.
La proposta, lanciata dal Comune di Pavia – Area 11 “Innovazione Urbana e Reti Internazionali” – è destinata a cittadini e attività economiche situate lungo i 12 km pavese dell’antico tracciato, da Canarazzo alla località Albertario. L’obiettivo è duplice: da un lato creare una segnaletica diffusa e riconoscibile, che aiuti pellegrini e camminatori a orientarsi lungo l’itinerario; dall’altro generare senso di appartenenza e coinvolgimento diretto della comunità locale in un progetto di valorizzazione turistica e culturale di respiro europeo.
Le “mattonelle”, manufatti in ceramica dipinta a mano di 15x15 cm, raffigurano il simbolo del pellegrino dell’Associazione Europea della Via Francigena, inserito su una pavimentazione di dodici tessere colorate: un omaggio visivo ai dodici cammini che si intrecciano sul territorio pavese, e una dichiarazione d’identità per chi sceglie di accoglierle su muri, vetrine o ingressi.
Sono invitati a candidarsi – entro il 5 settembre 2025 – sia i residenti che abitano lungo il tracciato (Viale Partigiani, Via San Pietro in Verzolo, Via Francana, Via Grumello, ecc.) sia le attività economiche, in particolare quelle che distribuiscono la “credenziale del pellegrino” o aderiscono al circuito AEVF. La selezione avverrà sulla base di una distribuzione armoniosa delle mattonelle e della compatibilità con i vincoli di tutela architettonica degli edifici.
Il Comune si occuperà della consegna dei manufatti, mentre l’installazione sarà a cura e spese dei destinatari, che dovranno documentarne l’avvenuto posizionamento con una foto. Si tratta, dunque, di un gesto concreto e partecipato che lega cittadinanza, arte e turismo lento in una narrazione condivisa.
Questa operazione si inserisce in una strategia più ampia che riconosce la Via Francigena non solo come infrastruttura per il pellegrinaggio, ma come leva per un turismo esperienziale, rispettoso dei luoghi e capace di generare valore per le piccole economie locali. A Pavia, ogni passo può diventare racconto, e ogni casa una tappa del cammino.




