Taxi e NCC, a Milano firmato il nuovo Protocollo anti abusivismo

«L’abusivismo non è solo un problema per gli operatori regolari, è un rischio per i cittadini e una ferita alla credibilità del settore. Servono controlli, regole applicate con rigore e un fronte compatto fra istituzioni e rappresentanze di categoria».
Con queste parole Luca Catella (Confartigianato Imprese Varese), presidente regionale degli NCC e componente della rappresentanza nazionale, commenta la firma del nuovo Protocollo d’intesa contro l’abusivismo nel trasporto pubblico non di linea, siglato giovedì 24 luglio 2025 nella sede della Prefettura di Milano.
L’accordo, frutto di un lavoro di confronto iniziato mesi fa, rinnova e potenzia gli impegni già assunti negli anni passati. Non si tratta solo di un atto formale: il testo prevede controlli sul campo più frequenti e coordinati, con pattugliamenti e verifiche su licenze, autorizzazioni e tracciabilità dei servizi. Le forze di polizia locale e le strutture ispettive saranno coinvolte in indagini mirate su segnalazione delle associazioni di categoria e del Tavolo Tecnico permanente che sarà ospitato in Prefettura.

Il Protocollo definisce inoltre la creazione di una Commissione anti‑abusivismo, con rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni firmatarie, incaricata di analizzare le criticità emergenti, valutare l’efficacia delle azioni intraprese e proporre nuovi strumenti normativi o operativi. Questo organismo avrà anche il compito di stilare report periodici, che saranno condivisi con tutti gli attori coinvolti.
Alla sottoscrizione erano presenti il Prefetto di Milano e gli Assessori comunali competenti, oltre ai rappresentanti delle categorie. È stato evidenziato come un sistema di trasporto regolare e controllato significhi non solo concorrenza leale per le imprese, ma anche servizi più sicuri e affidabili per i cittadini. Chi opera fuori legge sottrae lavoro, evade contributi e tasse, aggira le norme di sicurezza e, in ultima analisi, mina la sostenibilità del comparto.
Sempre Catella: «Questo Protocollo rappresenta un passo avanti reale. Non vogliamo documenti destinati a restare nei cassetti, ma strumenti che abbiano effetti concreti sulle strade, nei controlli e nella tutela degli operatori onesti. La nostra presenza ai tavoli tecnici non sarà simbolica: porteremo segnalazioni, dati e richieste precise, perché ogni azione contro l’abusivismo deve tradursi in un vantaggio tangibile per chi rispetta le regole».
Il settore del trasporto pubblico non di linea – taxi e NCC – è particolarmente esposto alle distorsioni del mercato e alle pratiche irregolari. Nei mesi recenti, numerose segnalazioni hanno evidenziato la presenza di servizi improvvisati privi di autorizzazioni, con rischi evidenti per l’utenza e danni economici alle imprese in regola. L’azione prevista dal Protocollo mira proprio a stringere le maglie dei controlli e a costruire un sistema di collaborazione stabile tra chi decide le regole e chi lavora ogni giorno nel settore.
Con la firma, Confartigianato – attraverso la voce dei suoi rappresentanti territoriali e regionali – riafferma la volontà di difendere chi investe, assume e lavora nel rispetto delle norme, e di vigilare affinché i principi scritti nel Protocollo si traducano in azioni concrete a beneficio di tutto il comparto.


