PMI e lavoro: i nuovi CCRL lombardi tra flessibilità, welfare e innovazione
This is a subtitle for your new post

PMI e lavoro: i nuovi CCRL lombardi tra flessibilità, welfare e innovazione
Cosa prevedono i nuovi accordi per oltre 52.000 lavoratori del tessuto artigiano regionale
In un contesto economico che richiede alle piccole imprese una capacità sempre maggiore di adattamento e innovazione, la contrattazione di secondo livello si afferma come uno strumento strategico per rispondere ai bisogni concreti del lavoro. Ne sono prova i recenti rinnovi dei Contratti Collettivi Regionali di Lavoro (CCRL) firmati in Lombardia per i settori Legno e Lapidei, Tessile-Moda Chimica-Ceramica, Alimentazione Panificazione e Comunicazione. Questi accordi interessano complessivamente oltre 52.000 dipendenti e rappresentano un passo significativo per la modernizzazione delle relazioni industriali nel mondo artigiano.
I nuovi CCRL si caratterizzano per l’introduzione di regimi di flessibilità oraria pensati per gestire picchi produttivi senza aggravio strutturale sui costi. Le imprese potranno superare temporaneamente le 40 ore settimanali (fino a 48) in determinati periodi dell’anno, con il recupero delle ore in riposi compensativi e una maggiorazione del 15% per eventuali ore eccedenti.
Sul fronte del welfare aziendale, dal 1° gennaio 2025 le imprese dovranno erogare strumenti di welfare contrattuale, con importi variabili a seconda del settore (25 o 28 euro mensili), esenti da contribuzione. Previsti anche aumenti del contributo WILA, il fondo di assistenza sanitaria lombardo.
Significativi anche gli interventi in materia di malattia (copertura totale dei primi tre giorni per i primi tre eventi annui), smart working (con accordo quadro regionale) e contrasto a violenza e molestie, con l’obbligo di valutazione del rischio specifico e attività formative.
“Firmare un CCRL non vuol dire solamente regolare diritti e doveri: significa investire nella competitività delle aziende – dichiara il Presidente di Confartigianato Lombardia, Eugenio Massetti – In un contesto in cui molte imprese artigiane lombarde, agendo singolarmente, hanno superato i riferimenti normativi ed economici dei CCNL, questi rinnovi garantiscono la possibilità di mettere a disposizione delle aziende strumenti contrattuali più avanzati attraverso una gestione più efficiente, razionale e moderna del fattore lavoro.”
Le trattative proseguiranno a ritmo serrato, con l’obiettivo di firmare entro l’estate gli accordi per i settori Acconciatura-Estetica e Meccanica, completando così un percorso che rafforza il ruolo della bilateralità come leva competitiva per le PMI lombarde.




